Allegro ma non troppo
Allegro ma non troppo

Allegro ma non troppo

Allegro ma non troppo di Carlo Maria Cipolla, Società editrice il Mulino

allegro ma non troppoIn questo breve pamphlet Cipolla parla della condizione umana conducendoci lungo la sottile linea di confine tra umorismo e ironia. I due saggi che compongono il libro sono dedicati uno al ruolo del pepe nello sviluppo della società medievale e l’altro alle leggi fondamentali che regolano la società.

Sale e Pepe

La brama per il pepe è vista come motore espansivo del commercio tra la fine dell’Impero romano e la scoperta dell’America. Pepe, spezie in generale, lana, vino, e aggiungerei sale, sono state effettivamente le principali merci di scambio tra Oriente e Occidente per secoli. Su questi pochi beni si è fondato il commercio per secoli e si sono sviluppate le ricchezze di mercanti e banchieri. Il piglio umoristico del saggio non toglie il fondamento di verità su cui si basa l’affermazione che il commercio è stato il motore che ha fatto girare economia, guerre e crociate, non solo nel Medioevo…

Le leggi della Stupidità

Il secondo trattattello è però quello più interessante. Qui vediamo enunciate formalmente le cinque leggi fondamentali della stupidità umana:

1 Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

2 La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona.

3 Una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita (legge aurea).

4 Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.

5 La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.

Corollario della quinta legge: lo stupido è più pericoloso del bandito.

Il mondo di Cipolla è infatti diviso in quattro categorie rappresentabili nei quattro quadranti di un piano cartesiano: sprovveduti (coloro che producono azioni a proprio svantaggio ma a vantaggio di altri), intelligenti (coloro che producono azioni a vantaggio proprio e degli altri), banditi (coloro che producono azioni a proprio vantaggio ma a svantaggio degli altri), stupidi (coloro che compiono azioni che causano danno a se stessi e agli altri).

La percentuale di stupidi, secondo Cipolla, è costante in qualsiasi segmento della società, indipendentemente dal ruolo ricoperto o dal titolo di studio raggiunto. Questo fa sì che il danno prodotto dagli stupidi sia trasversale e riesca a raggiungere sia i piani alti che i bassi del potere. Come dargli torto? Tra stupidi, banditi e un pugno di sprovveduti, sperare che il mondo possa cambiare in meglio è un cammino davvero arduo.

Bisogna dire che le sue analisi, umoristiche ma non troppo, hanno una drammatica attualità e giustificano la triste situazione in cui anche oggi ci troviamo.

Un testo assolutamente da leggere e su cui riflettere con attenzione.