La libreria dei gatti neri
La libreria dei gatti neri

La libreria dei gatti neri

La libreria dei gatti neri di Piergiorgio Pulixi, Marsilio Editori

libreria dei gatti neriMarzio Montecristo è il proprietario di una piccola libreria nel centro di Cagliari. Nella sua libreria si vendono solo libri gialli, la grande passione di Marzio. Il nome dell’attività è Les Chats Noirs e deriva dalla presenza di due gatti neri, Miss Marple e Poirot, arrivati per caso e diventati subito le sue mascotte, nonché star di Instagram. Nel lavoro Montecristo è aiutato da Patricia, una giovane di origini eritree, paziente e sempre pronta a capire i libri cercati dai bizzarri, e spesso poco colti, clienti.

La libreria appena aperta non fa grandi affari, anche per colpa del carattere irascibile di Marzio, poco propenso alle relazioni pubbliche. Ma quando Nunzia, un’anziana signora appassionata di polizieschi, decide di iniziare delle conferenze a tema, ecco che la musica cambia e i clienti arrivano a frotte. Purtroppo Nunzia si ammala di Alzheimer e così Marzio è costretto a prendere in mano la situazione. Ma il pubblico si disaffeziona e restano solo quattro impavidi a far parte del gruppo di lettura che prende il nome di investigatori del martedì. Ogni martedì infatti si ritrovano a chiacchierare sul libro letto durante la settimana, ma non solo. La sovrintendente Angela Dimase, vecchia amica di Marzio, gli chiede di sfruttare l’intuizione investigativa del gruppo per far luce su un crimine vero. Visto il successo del primo caso, ne affida loro un secondo, complesso e atroce. Un misterioso serial killer uccide, senza apparente motivo, le sue vittime. Si presenta in casa di una tranquilla famiglia e impone a uno dei due componenti di scegliere in un minuto chi uccidere e chi salvare. Compiuta la sua missione di morte il killer scompare. L’indagine è difficile tanto più che uno dei sopravvissuti è un bambino che è stato allievo di Marzio. Eh, sì, perché Marzio, nella sua vita precedente, insegnava matematica nella scuola elementare…

Scorrevole e ironico

Il libro è snello e veloce da leggere, ironico e divertente. Si prefigura come una parodia del giallo classico, di cui ovviamente, stravolge le regole. Prima fra tutte quella di seminare indizi per far capire al lettore chi è il colpevole. Il finale infatti è uno scoppiettio di sorprese, dall’identità dell’assassino, al suo movente, per arrivare poi alla rivelazione su chi è Nunzia.

E poi non poteva mancare il pizzico di romance senza lieto fine. Marzio infatti è segretamente invaghito, sin dall’adolescenza, di Angela che invece è fidanzata con Fabrizio, amico di vecchia data di entrambi.

I personaggi sono buffi, con un marcato tono caricaturale. Caruso, Angela, Patricia, Nunzia, i quattro lettori/investigatori e Marzio stesso sono spesso volutamente eccessivi nel comportamento, nell’aspetto e nei dialoghi per rafforzare l’effetto comico generale.

In questa globale esagerazione rientrano anche i motivi scatenanti della furia dell’assassino. Il gesto che ne ha scatenato la vendetta è ordito in modo surreale e basato su futili motivi e invidie tardo adolescenziali.

Un libro piacevole per gli appassionati del giallo classico e che ne amano gli stravolgimenti in stile Mel Brooks.