La figlia della lupa
La figlia della lupa

La figlia della lupa

La figlia della lupa di Barbara Aversa, D editore

La figlia della lupaEva e Luen sono grandi amiche. Eva insegna ed è single, Luen scrive articoli ed è sposata. Le loro vite scorrono tranquille fino a che Eva viene brutalmente assassinata. Sull’omicidio indaga la polizia, ma Luen segue una sua pista perché vuole a tutti i costi scoprire cos’è successo alla sua amica. E vuole sapere che ruolo hanno Tommaso e Magie nella vita di Eva. Oltre alla vicenda presente ne seguiamo un’altra che inizia negli anni Cinquanta quando Giuditta, donna libera e intraprendente si innamora di Emilio. L’amore in paese non è ben visto e la matrigna di Emilio lo obbliga a sposare Liliana. Come si legano tra loro le due vicende, quella di Giuditta, la lupa, e quella di Eva? La risposta si troverà a cavallo tra passato e presente.

Cinque donne

Le protagoniste sono cinque donne: Eva, Luen, Maggie, Giuditta e Liliana. Ognuna di loro ha una precisa connotazione e un sentimento che le caratterizza. Giuditta la fierezza, Liliana la gelosia, Luen la testardaggine, Eva la libertà, Maggie la remissività. Eva e Luen si completano, Giuditta e Liliana sono invece agli opposti. Maggie è un mondo a parte, la tipica donna insoddisfatta che all’improvviso decide di dare una svolta alla propria vita. In sottordine troviamo le tre figure principali maschili: Emilio, Tommaso e Lorenzo che hanno tutti caratteristiche simili. Succubi delle madri, incapaci di prendere decisioni autonome e di uscire da un’eterna adolescenza. Solo Emilio sembra evolversi, da povero fornaio nei primi capitoli a intellettuale negli ultimi, passa da scarne riflessioni a pensieri complessi.

Giuditta ed Eva simili e diverse, figlie di due epoche diverse e somiglianti alla Loren di molti film: intraprendenti, libere, fiere della propria bellezza e del sentirsi ammirate, espressione dell’immaginario maschile. All’opposto Maggie che si annienta per la famiglia o, piuttosto, per l’idea di famiglia incentrata sulla donna che deve sacrificare tutto per i figli e il marito.

Il linguaggio è semplice, alla portata di un vasto pubblico, a tratti colloquiale per rendere più immediate alcune situazioni.

L’ambientazione è in parte ai giorni nostri e segue le vicende di Eva, Luen e Maggie e in parte nella seconda metà del Novecento. Inizia negli anni Cinquanta con l’adolescenza spumeggiante di Giuditta per proseguire negli anni Settanta. La vita dell’epoca è abbozzata a tratti veloci e la narrazione è basata più sui personaggi che sul contorno storico.

La trama, più rosa che gialla, racconta storie di amori infelici, ciascuno a modo suo. Giuditta ed Emilio che si amano e si perdono, Liliana ed Emilio che di fondo non si amano, Maggie e Tommaso che non si sopportano, Luen e Lorenzo che vivacchiano, Eva alla ricerca del grande amore. E tipiche del romanzo rosa sono le agnizioni che si susseguono nel finale e che permettono di riallacciare tutti i fili della trama.