Lazarus
Lazarus

Lazarus

Lazarus di Lars Kepler, Longanesi editore

LazarusL’incubo personale di Joona Linna sembra ritornato dagli inferi. Joona è convinto che Jurek Walter, contro ogni possibile evidenza, non sia morto. Quando Ago, il medico legale, gli comunica che il cranio della moglie è stato ritrovato nell’appartamento di un ladro di cadaveri brutalmente ucciso, Joona non ha più dubbi. Nessuno però gli crede, neppure i colleghi e in particolare Saga Bauer, sicura di averlo ucciso.

La convinzione di Joona lo porta a fuggire per mettere in salvo la figlia Lumi che studia a Parigi. Il suo complicato piano di fuga era stato organizzato da tempo per non lasciare nessuna possibile traccia. E mentre Joona si nasconde gli omicidi si moltiplicano e la loro ritualità comincia a far sorgere nella polizia dei dubbi che possa davvero trattarsi di Jurek e di un nuovo aiutante cha ha preso il posto del gemello Igor. Il suo complice, detto il Castoro, si distingue per l’aspetto massiccio e per la crudeltà nelle esecuzioni.

Saga e Joona, in modi e luoghi diversi, dovranno contrastare il nemico di sempre e il prezzo da pagare questa volta sarà molto alto…

Joona e Saga

I due protagonisti sono Joona e Saga e ciascuno per proprio conto vuole chiudere la guerra personale contro Jurek. Benché avvisata da Joona, Saga sottovaluta la minaccia e questo porterà gravi conseguenze per tutta la sua famiglia alimentando i sensi di colpa della poliziotta. L’abilità del criminale nel manipolare le menti e la sua capacità di far sorgere dubbi e paure soggiogano Saga che non riesce a distinguere il vero dal falso e a mantenersi sufficientemente lucida.

Sarà Joona, come è naturale, a chiudere il capitolo con Jurek giustiziandolo, ma la saga rimane aperta perché il Castoro si prepara alla vendetta lasciando spazio al prossimo episodio.

Di tutto di più

Nel thriller accade di tutto e di più e le vittime si susseguono a ritmo veloce. La serie continua con il suo trend che si allontana di romanzo in romanzo dai temi sociali sfociando in un puro testo da intrattenimento che vuole sorprendere a tutti i costi il lettore con resurrezioni improbabili e duelli all’ultimo sangue.

Il Grand-guignol è sovrano e i particolari macabri si susseguono in uno spettacolo che alla fine rischia di cadere nella farsa, tanto è esagerato.

Anche la guerra tra il redivivo Jurek e Joona comincia a stancare e l’avviso che il Castoro ne sarà l’erede prelude a nuovi, ma triti, scenari.

Il libro si continua a leggere per la curiosità di sapere fino a dove gli autori vogliano arrivare e cosa escogitino per cercare di tener viva l’attenzione del lettore. Ormai però il gioco rischia di diventare talmente ripetitivo da smorzare l’attrattiva della narrazione. Anche i protagonisti, ormai una sorta di supereroi, non hanno più credibilità e i loro tratti psicologici appaiono sfumati. Mi chiedo per quanto riusciranno ancora a tenere viva la serie…