L’ipnotista
L’ipnotista

L’ipnotista

L’ipnotista di Lars Kepler, Longanesi editore

L’ipnotistaSono dieci anni che l’ipnotista Erik Maria Bark non pratica più l’ipnosi. Ha rinunciato dopo l’accusa di influenzare i pazienti con una metodologia dubbia. Ha tenuto fede alla promessa fatta a se stesso fino a che in una notte di dicembre il commissario Joona Linna gli telefona per chiedergli aiuto. Josef Ek è un ragazzo che è appena stato ricoverato in gravi condizioni, è l’unico sopravvissuto a una terribile strage familiare e non è cosciente.

Solo Bark, con l’ipnosi, può entrare nella mente del ragazzo e scoprire cos’è accaduto. Forse ha visto l’assassino e forse sa dov’è la sorella maggiore che non riescono a rintracciare e che potrebbe essere a sua volta in pericolo. E così Bark infrange la promessa ma quel che scoprirà sarà sconvolgente e metterà in pericolo tutta la sua famiglia.

Com’è triste Stoccolma

Stoccolma d’inverno è grigia come grigia è l’atmosfera di questo thriller. Bark è un personaggio tormentato, stretto tra la crisi lavorativa e quella familiare, dipendente da farmaci che dovrebbero aiutarlo a vincere la depressione ma che in realtà lo allontanano ancora di più dalla famiglia.

La vicenda si snoda tra passato e presente perché, come sempre, per trovare una risposta a quel che accade bisogna andare a ritroso nel tempo e capire chi e perché vuole far del male a Bark e a suo figlio, cosa ha innescato il desiderio di vendetta.

Tutto ha inizio proprio dieci anni prima, nella sua cerchia di pazienti instabili. Da lì sono sorti i problemi che hanno messo la parola fine alle sue pratiche di ipnosi. Le ingiuste accuse che gli erano state rivolte lo hanno segnato allora e adesso qualcuno non vuole che ritorni a ipnotizzare. Chi tra quei pazienti ha un motivo per odiarlo a tal punto da rapirgli il figlio?

La trama è un susseguirsi di false piste che si intrecciano per condurre alla soluzione, inaspettata ma non troppo. Non solo Linna e Bark indagano ma anche la moglie Simone con suo padre Kennet, ex polizotto in pensione. La scomparsa di Benjamin, figlio adolescente di Erik e Simone, infatti mette tutti in allerta, tanto più che il ragazzo soffre di emofilia e ha bisogno costante di farmaci salvavita. Cosa sa Aida, la sua fidanzatina? E che ruolo ha una banda di bulli che terrorizza tutta la scuola?

I protagonisti svolgono le ricerche spesso senza avvisare la polizia e mettendosi inutilmente in situazioni ad alto rischio, cosa di certo utile per la trama, molto meno al realismo del racconto.

E dal punto di vista della incredibilità il culmine è raggiunto nella fuga di Josef dall’ospedale, con il fegato spappolato e il polmone bucherellato…

Tralasciando questi ed altri piccoli particolari, il romanzo è avvincente e i personaggi ben costruiti. Ed è poi inevitabile che Erik riporti alla mente alcune caratteristiche del Gerber di Carrisi che apparirà sulla scena narrativa una decina di anni più tardi.