La materia del cosmo
La materia del cosmo

La materia del cosmo

La materia del cosmo di Cixin Liu, Mondadori

La materia del cosmoSeconda parte della trilogia di Liu, questa volta ci spostiamo avanti nel tempo e incontriamo gli Impenetrabili, quattro personaggi scelti dall’Umanità per elaborare una difesa contro la flotta trisolariana in viaggio verso la Terra. Dopo l’arrivo dei sofoni, particelle subatomiche modificate dai trisolariani per bloccare il progresso scientifico terrestre, la situazione è infatti critica. Il cinese Luo Ji è uno dei quattro personaggi prescelti e l’unico a sperimentare una tecnica promettente attraverso l’invio di un segnale radio nel cosmo. Luo Ji si farà ibernare e tornerà attivo dopo due secoli quando la flotta trisolariana nel suo lungo viaggio si avvicina alla Terra tramite una prima sonda. I terrestri nel frattempo hanno allestito una flotta spaziale di tutto rispetto e si preparano ad affrontare il pericolo incombente. Ma la sonda rivela capacità inimmaginabili e in pochi minuti distrugge quasi tutte le navicelle terrestri.

A questo punto sembra che non ci sia più nulla da fare per salvare l’Umanità. Ma Liu Ji ha una nuova e potente idea per fermare il nemico.

Secondo episodio

In questo secondo episodio il protagonista è Liu Ji, filosofo e sociologo. Ne seguiamo le vicissitudini dal momento in cui viene prescelto fino al suo ritiro spirituale in una casa di montagna con il suo fantasma d’amore. Lo ritroviamo poi dopo l’ibernazione in una Terra completamente cambiata e una civiltà che vive per lo più nel sottosuolo. La sua intuizione si basa sugli assiomi della sociologia cosmica basata sull’istinto di sopravvivenza come bisogno primario delle civiltà.

La chiave per sopravvivere è rappresentata da una semplice considerazione fondata sulla regola del sospetto. Se la Terra rendesse note le sue coordinate a una civiltà extraterrestre, questa per il principio del sospetto cercherebbe di annientarla. Una civiltà evoluta infatti potrebbe pensare che la Terra con un balzo tecnologico possa diventare pericolosa, quindi meglio eliminarla prima che lo diventi.

“Il fatto che tu mi ritenga benigno non è un buon motivo per sentirti al sicuro, poiché, secondo il primo assioma, una civiltà benintenzionata non può prevedere se anche l’altra lo sia. E tu non sai se io ti considero benigno o ostile. Inoltre, se anche tu sapessi che io ti considero benigno, e se anche io sapessi che tu ritieni me benigno, io non potrei mai sapere cosa tu pensi di ciò che io penso di ciò che tu pensi di me.”

“Questo è l’aspetto più importante della catena del sospetto. Non ha nulla a che vedere con il sistema morale o sociale di una razza. Basti pensare che ogni civiltà si trova all’estremità di una catena. Non importa se una specie è intrinsecamente ostile o benigna; quando entrano nei labirinti formati dalle catene del sospetto, tutte le civiltà sono identiche… Io sono più debole di te, ma poiché ho ricevuto il tuo messaggio e ho appreso della tua esistenza, tra di noi vige una catena del sospetto. Se in un qualche momento della mia storia, io sperimento un0esplosione tecnologica che mi catapulta in avanti, allora divento io il più forte… ADi conseguenza, anche se io sono una civiltà neonata o in crescita, resto comunque un grave pericolo per te.”

Dopo una prima parte lenta e non troppo utile ai fini della trama, il libro entro nel vivo e tutte le osservazioni sullo sviluppo delle civiltà assumono una attualità notevole. Vale la pena leggerlo soffermandosi proprio sulle considerazioni riguardo gli assiomi della sociologia cosmica e la catena del sospetto che non valgono solo nel cosmo…